Angela Prendin

Dopo la laurea gli esami non sono ancora finiti per Angela Prendin

DOPO LA LAUREA GLI ESAMI NON SONO ANCORA FINITI. PRIMA DEL MONDIALE PARLA ANGELA PRENDIN

Una prova importante, l’ennesima, alla quale Angela Prendin è pronta a prendere parte per andare a caccia della qualificazione olimpica. Preparato al meglio con allenamenti e settimane anche a Londra, il mondiale di Bratislava sarà per l’azzurra di Oriago, in forza al Canoa Club Mestre, un fondamentale momento di verifica al termine di una stagione impegnativa sotto tutti i punti di vista:

“In questi anni ho lavorato molto, in canoa ma anche fuori. L’attività agonistica è andata di pari passo con quella universitaria. Il 13 dicembre scorso mi sono laureata in Tecnologie Forestali ed Ambientali, e il giorno successivo ho superato l’ultimo esame per diventare guida naturalistica. Ora sono in linea con gli esami nel corso di Laurea Magistrale. E’stato un tetris all’interno del quale ovviamente ho messo anche il lavoro per mantenermi. Da tre anni mi divido tra casa Oriago e Valstagna, logisticamente migliore per continuare ad allenarmi e non così distante dalla facoltà. Adesso penso a Bratislava con la consapevolezza di chi sa di aver fatto il possibile. A Londra mi sono allenata bene, ho lavorato sulla capacità di sfruttare l’acqua a mio favore e le risposte che sono arrivate, mi hanno confortato. Abbiamo lavorato molto anche sull’aspetto mentale e sull’approccio alla gara. Il primo giorno sul canale mi sembrava di dover affrontare una lavatrice; ora dopo ora però le sensazioni sono migliorate e le tumultuose acque di Lee Valley non apparivano più così ingestibili.”.

Londra e Bratislava, aspetti comuni e differenti.
“Nel canale olimpico impressiona la grande quantità di buchi. Rispetto Atene sembra meno violento, più “morbido”, un po’ più semplice quindi la navigazione. Per quanto riguarda Bratislava invece bisognerà fare attenzione alle combinazioni finali; richiedono un dispendio di energie importanti che dopo un’intera gara affrontata a tutta potrebbero creare qualche bel grattacapo. Dopo il raduno londinese ho passato qualche giorno a Valstagna e poi, grazie al CC Mestre, sono riuscita a trascorrere qualche giorno in più sul vanale di Bratislava, testandolo e misurandomi con le difficoltà che affronterò nuovamente tra pochi giorni. E’stato un periodo importante e utile anche per migliorare ulteriormente sotto l’aspetto dello scorrimento della canoa in acqua. La concorrenza al mondiale è molto alta; io e Clara (Giai Pron, l’altra
azzurra impegnata nel K1) ne siamo consapevoli ma siamo anche pronte a vender cara la pelle per chiudere questo mondiale avendo dato il massimo. L’obiettivo è chiaro; la posta in gioco è alta ma la onsapevolezza di aver lavorato e di aver raggiunto dei risultati non solo in canoa mi rende comunque pronta ad affrontare questa importante sfida.”

Mercoledì 31 Agosto 2011 07:43 – Ufficio Stampa FICK Slalom

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